Una delle frazioni storicamente più antiche di Neirone è quella di San Marco D'Urri chiamata anche Valle, a sua volta è suddivisa in piccole borgate sparse nella vallata dell'omonimo Rio Urri: Lezzaruole, Casserina, Bossola, Pezza, Ciliegia e altre.

La prima memoria si trova in una locazione di terre del 1204, la denominazione della frazione viene collegata (in modo peraltro non storicamente accertato) ad una comunità di veneti, fondatori dell'originario villaggio, che venne così chiamato in onore di San Marco Evangelista, patrono di Venezia. La parte di toponimo Urri risale invece all'epoca dei Longobardi, popolazione alla quale si richiamano numerosi altri borghi della zona, come Bossola, Tasso, Tassorello e altri. Il toponimo viene fatto derivare da Url(URRI), Dio della caccia e della neve.

Il territorio di San Marco d’Urri fece parte in principio dell’Avvocazia, del feudo fliscano di Roccatagliata e, dopo la congiura di Gian Luigi, della Podesteria di Roccatagliata-Neirone

I “Sammarchesi” nel 1860 erano circa 600, sparsi nelle varie frazioni, oggi però la popolazione è alquanto ridotta infatti i residenti sono rimasti una cinquantina dopo che molti degli abitanti originari si trasferirono nel secondo dopoguerra verso le Americhe o nel capoluogo di provincia nella fattispecie, Genova.

Attualmente la parte alta del paese è attraversata dalla “carrozzabile” che dalla SP 225 da Acqua di Ognio sale, dopo aver toccato Ognio, Bossola e Lezzaruole, verso la Colla di Rossi toccando Crovara, per scendere alla Scoffera toccando Tasso e Tassorello. Mentre per la parte bassa del paese, sempre dalla SP 225 da Acqua di Ognio, un’altra “carrozzabile” giunge direttamente alla Chiesa parrocchiale, sino ad arrivare a Scaliola toccando: Casanuova, Pezza, Ciliegia e Campobarasco.

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